Sarà il settimo grande Rifugio per le famiglie del Gaslini.
Un Rifugio che sarà luogo di accoglienza e di incontro: il sogno della Band.
I sei rifugi non bastano e nel 2018 partono i lavori per il COVO DEGLI ORSI un nuovo grande progetto di accoglienza.
Con molte difficoltà burocratiche e le soste per la pandemia, la rossa casa di legno di via del Tritone vicina al Gaslini, sta per entrare nella vita delle famiglie dei ricoverati, grazie anche a preziose collaborazioni e aiuti: quello della Fondazione San Paolo, anzitutto.
Ci voleva un Covo dopo la Tana, la Tana degli Orsetti e i sei Rifugi, un Covo che sia casa e rifugio insieme, che sia approdo e punto d’incontro, e che porti con sé una nuova fase dell’accoglienza della Band, frutto dell’esperienza vissuta.
La casa di legno di via del Tritone, per decenni visibile a pochi passi dal Gaslini, era uno storico cantiere navale: verrà trasformata completamente e sarà cantiere, ancora, ma di accoglienza, cura e accompagnamento di padri e madri e famiglie.
Oggi è già domani: la Fondazione san Paolo ha premiato il progetto con una grande sovvenzione, giudicandolo primo in Italia fra altri.
Quando la CASA prenderà forma, accoglierà 12 famiglie nei mini appartamenti e spazi comuni e di servizio saranno crocevia di incontri e collaborazioni, conoscenze e soluzioni. Altre associazioni che operano al Gaslini come Macramé, Il Porto dei Piccoli, Abeo, Il sogno di Tommi e altri ancora, che lavorano accanto senza incontrarsi, insieme potranno dare molto di più.
Sarà spazio vitale e di relazione per coloro che, arrivando a Genova per un ricovero al Gaslini, soli, non devono sentirsi mai.
Gli ospiti del Covo saranno famiglie nuove e famiglie che tornano e con loro la Band e tutti coloro che vorranno condividere impegno ed emozioni, nel rispetto del patrimonio culturale, politico e religioso di ciascuno.